Chi Siamo

Lo Staff

Laura

Da sempre innamorata della cucina e delle sue mille possibili interpretazioni, il bistrot-gastronomia L’Arangiuma nasce da un’idea che ho coltivato sin da quando sono bambina. Dalla nonna astigiana ho imparato le “basi” della arte culinaria contadina, che nel corso degli anni ho declinato in versioni sempre diverse, adottando tecniche più moderne finalizzate a una migliore resa organolettica e con un approccio “healty” attento alla provenienza e alla stagionalità delle materie prime.

Pur proseguendo la mia carriera professionale in un settore totalmente diverso, ho continuato a coltivare e a far crescere la mia passione cucinando per parenti e amici, approfondendo le mie conoscenze nel vasto panorama della gastronomia, affinando le tecniche e imparando i trucchi del mestiere da grandi cuochi del territorio.

Gastronomia L'Arangiuma a Ferrere d'Asti nel Monferrato Astigiano tra Langhe e Roero
Gastronomia L'Arangiuma a Ferrere d'Asti nel Monferrato Astigiano tra Langhe e Roero

Quando la gastronomia-macelleria del paese in cui abito, Ferrere, ha chiuso definitivamente, ho deciso di riaprirla in una nuova veste, trasformando il sogno che avevo da piccola in una bellissima realtà. È nata così L’Arangiuma, uno spazio di sperimentazione gastronomica che unisce tante anime diverse: pastificio, salumeria, vetrina di eccellenze del territorio astigiano, ma anche luogo di incontro e condivisione del buon cibo.

IL TERRITORIO

Ferrere, nel cuore del Monferrato Astigiano sulle Colline Alfieri, è un borgo di origini medievali distante circa 20 km dal capoluogo provinciale, Asti, 40 km da Torino e 25 km da Alba: una posizione strategica che lo rende una vera e propria porta d’ingresso per visitare le Langhe, il Roero, il basso Monferrato astigiano e la provincia di Cuneo, territori meravigliosi che rappresenta l’eccellenza enogastronomica del Piemonte nel mondo.

Il paese racconta tante storie

Gastronomia L'Arangiuma a Ferrere d'Asti nel Monferrato Astigiano tra Langhe e Roero
Dal Bistrot L'Arangiuma potrai visitare la Banchina Gigante Big Bench 177 a Ferrere

Dal punto di vista geografico, condivide con Roma una particolare caratteristica: come la città capitolina anch’esso sorge su sette colli, uno dei quali è stato oggetto di valorizzazione nel dicembre 2018 con la creazione di un punto panoramico attrezzato, il Belvedere di San Secondo. Tre anni dopo, nel 2021, è stata installata la Panchina Gigante Big Bench n. 177, presso la collina Sant’Antonio.

La storia di Ferrere

Dal punto di vista storico, il territorio di Ferrere (in passato noto come Ferraria) appare per la prima volta in un documento nel 1034: è indicato come appartenente al conte di Pombia (provincia di Novara). Nel 1100, Ferrere fu assegnato dal Vescovo di Asti alla nobile famiglia dei Garretti, che ne divennero signori per diversi secoli e qui edificarono un primo castello, poi semidistrutto e riedificato più in alto: è il Castelvecchio che oggi ospita le scuole, il municipio e la biblioteca civica.
L’attuale fisionomia del paese, sparso sulle colline, deriva dagli eventi che caratterizzarono il borgo nel 1630: prima l’invasione dei Francesi e un sanguinoso periodo di guerra, poi – sempre nello stesso anno – una disastrosa alluvione invase tutta la valle. L’annus horribilis di Ferrere si concluse con lo scoppio della peste che colpì gran parte dell’Italia settentrionale.
La sequenza di eventi nefasti spinse molti abitanti a trasferirsi dalla valle alle colline circostanti, ritenendole luoghi più sicuri.
Questo portò ad una polverizzazione del nucleo originario del paese e la creazione di tante piccole comunità, con altrettante chiese, sulle sette colline: fu proprio in questo periodo, nel 1642, che fu inaugurata la chiesa parrocchiale di San Secondo.
I conti Garretti restarono signori di Ferrere fino al 1851 (ossia per ben 750 anni): tra il 1780 e il 1785 fecero costruire un secondo castello sul territorio, senza fortificazioni: è il Castelrosso, oggi adibito a casa di riposo per anziani.
Nel 1851 tutte le proprietà dei Garretti passarono ai conti Gromis di Trana e poi ad Emanuele Montalcini, zio paterno del Premio Nobel Rita Levi Montalcini, la quale trascorse parte della gioventù in paese. Montalcini cedette infine le sue proprietà ai ferraresi mantenendo solo il Castelrosso e le sue immediate adiacenze.

Il miele di Ferrere tutto da gustare

Ferrere è molto rinomata nel mondo del turismo enogastronomico per la sua preziosa produzione di miele – celebrato nell’evento Ferrere Miele – e per la produzione di salumi e carne bovina: il comune è sede dell’Associazione dei Produttori di Salame Cotto Monferrato.